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Elezioni Regionali

Domenica 17 e lunedì18 si vota per il Presidente dell'Emilia-Romagna

Il Coordinamento regionale FIAB ha inviato ai quattro candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna un documento da sottoscrivere, sulla ciclabilità, la sicurezza, l'intermodalità e il cicloturismo. Di seguito il testo inviato ai candidati dal coordinatore regionale FIAB Emillia-Romagna Nevio Senni.


Lettera inviata ai candidati

"Con la presente nota e successiva lettera aperta ai candidati Presidente della Regione Emilia-Romagna, il Coordinamento FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) dell’Emilia-Romagna, sentite le 13 associazioni locali della Regione che alla unanimità condividono questo documento, chiede al candidato Presidente della Regione Emilia-Romagna, qualora venga eletto, di:

  • Provvedere al riesame della rete ciclabile regionale presente nel PRIT 2025 in collaborazione con le FIAB locali della Regione tramite il Coordinatore ER, già membro del tavolo tecnico della mobilità. Si sollecita, inoltre, una scalettatura (programmazione) di questo tavolo che ad oggi è stato convocato pochissime volte. 


  • Prevedere la "figura" di Ente Gestore delle ciclovie regionali che si occupi della manutenzione ordinaria e straordinaria lungo tutta la tratta, indipendentemente dai Comuni attraversati 


  • Riorganizzare l’Osservatorio della Sicurezza Stradale, definendo ruolo, funzioni e obiettivi. Partendo dal concetto di democrazia dello spazio pubblico e del diritto dei cittadini alla mobilità. Il concetto autocentrico risulta dominante e non idoneo per una corretta gestione dell’osservatorio. A oggi questo osservatorio ha poca utilità e si riduce spesso a dispensatore di opinioni prive di supporto tecnico scientifico. 


  • Sensibilizzare e/o individuare il responsabile APT per le problematiche della ciclabilità sostenibile, e non solo per la ciclabilità sportiva. 


  • Istituire l’ufficio progettazione mobilità ciclabile. Oggi la Regione non dispone di un ufficio e di personale specifico dedicato. Tutto passa attraverso il Servizio che si occupa di tutte le infrastrutture riguardanti la mobilità sia stradale, che ferroviaria, ecc. Di norma la ciclabilità regionale è delegata alle Province e/o alla Città Metropolitana di Bologna le quali per il tipo di competenza attribuite loro dalla normativa vengono ad essere sovraccaricate e tendono a non affrontare sufficientemente la mobilità sostenibile. 


  • Implementare il trasporto bici sui treni sia con maggiori posti offerti, sia sul costo del biglietto, allineando la Regione ER alle principali Regioni italiane che incoraggiano l’utilizzo del servizio con la gratuità del biglietto per la bicicletta (attualmente 3,50 eu/gg)

  • Proseguire sul modello “città 30” di Bologna che se, pur non esportabile completamente verso altre realtà, costituisce un validissimo esempio a cui adattare esperienze analoghe come dimostrato nel corso di ripetuti eventi formativi e statisticamente comprovato come efficacia nella riduzione degli incidenti, soprattutto nei confronti dell’utenza debole (pedoni e ciclisti)

Si chiede riscontro a questa nota mediante la sottoscrizione del documento"


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